Turismo in Tuscia – articles in Italian
March 7th , 2020 Tagged with: Ferento • Grand Tour • La Loggetta • Mark Twain • Nathaniel Hawthorne • terme • tourism • Turismo • turismo culturale • viaggiatori stranieriAlcuni articoli che ho scritto sul Turismo in Tuscia .
Oltre alle conferenze in italiano e libri in inglese e italiano, scrivo regolarmente (da 25 anni) su La Loggetta
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Fascinazione_etrusca_ Viaggiatori del passato in Tuscia – Convegno a Capranica e Vetralla, maggio 2017
Castelli Tuscia, da Loggetta n. 105 (ott-dic 2015)-35
La Tuscia nelle Antiche Carte
Durante il secolo delle esplorazioni,1500, le carte geografiche con le nuove scoperte erano un potente mezzo di propaganda per i paesi impegnati nelle colonizzazioni. Furono usate per delineare i confini dei Stati e dare prestigio ai regnanti che organizzavano i viaggi dei vari esploratori.
Le prime carte della Tuscia/Etruria datano da questo periodo e riportavano anche rappresentazioni simboliche . Invece di essere basate su osservazioni dirette, molte volte erano copiate da altre mappe più o meno aggiornate. Spesso univano parti del mondo conosciuto con nuove terre da poco esplorate; terre incognite e rappresentazioni di luoghi mitici, animali rari e mostri marini.
Su alcune carte dell’Italia centrale si notano delle isole che non esistono. Il cartografo Gerardo Mercatore include l’isola di Zanara fra Giannutri e il Giglio sulla sua mappa della Tuscia datata 1589. Quest’isola continua ad apparire su altre carte ancora per secoli fino a 1720. Alcune carte recano anche un’altra isola chiamata di Hercole localizzata davanti a Porto Ercole. Su carte stampate prima del 1649, (anno in cui fù distrutto su ordine di Papa Innocenzo XI Pamphili) è ben visibile la città di Castro, e la Selva Manturana copre una larga strisca da Civitavecchia e Tolfa fino a Viano (Vejano ). Nella Estats de l’Eglise e Toscana di Sanson ( 1720) l’isola Zanara non appare più e si vedono ben delineati i confini dei diversi stati: lo spagnolo Stato delli Presidi , le città importanti di Ronciglione, Orvieto, Viterbo e le rovine di Castro.
In una mappa di Mercatore del 1623 e tante altre, si vedeva ancora il Lago Fucinus o Celano nella zona di Rieti. Un’altra carta dello Stato della Chiesa di Albrizzi datata 1753 mostra un grande misterioso lago che estende da Arezzo a Orvieto. Sembra che fosse una parte del fiume Tevere molto allargato in quei tempi. Fra le cose segnalate sulla carta della Campagna di Roma Patrimionio di S. Pietro di Jansson and Hondius si notano le importanti miniere del prezioso alum vicine a Tolfa nonché Ancarano, Bieda , sepolcri antichi e acquedotti romane.
L’Archivio di Viterbo custodisce una grande collezione di mappe catastali che raffigurano le tenute e enfiteusi di famiglie nobili sotto lo Stato Papale. I Pignatelli, grazie forse al Papa di famiglia (Innocenzo XII 1691-1700), erano proprietari e affittuari di una zona vastissimo intorno a Tolfa, gli Altieri invece (Papa Clemente X 1670-76) avevano la zona di Oriolo Romano e Bracciano. Una grande e dettagliata mappa di Lafrey-Duchetti del 1582 (in vendita a New York per 4.500 dollari) mostra tutta la Campagna Romana indicando i vari proprietari dei terreni.
Durante il periodo rinascimentale diventa di moda affrescare i saloni con vedute e mappe. Tutti conoscono gli affreschi della Sala Regia in Palazzo dei Priori a Viterbo , e chi non ha cercato la propria città negli affreschi che decorano la Sala del Mappamondo a Palazzo Farnese di Caprarola o nei lunghi corridoi dei Musei Vaticani? Il fascino delle carte antiche rimane nello spirito dell’ uomo moderno. Ci mostrano da dove veniamo, com’eravamo prima di Google Maps e conferma che la nostra zona era conosciuta con molti nomi: Etruria, Tuscia, Stati della Chiesa e Patrimonio di S. Pietro.
Per saperne di più:
–Storia della Cartografia, (Original title The Atlas of Atlases), Phillip Allen, Mondadori, 1993
–Cartografia Storica e Incisioni del Territorio del Lazio nella Collezione di F.M. Apollonj Ghetti, Regione Lazio, 1997
–L’Italia nelle vedute e carte geografiche dal 1493 al 1894, Dante Cremonini,Franco Cosimo Panini, 1991
Turismo da Loggetta n 102 (gen-mar 2015)-25